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Delibera di nomina dell’amministratore senza specificare il suo compenso – App. Bari, sez. III, sent., 20 luglio 2023, n. 1202

La delibera tramite cui si nomina l'amministratore senza specificare il compenso risulta nulla, a meno che non siano richiamate e allegate" alla medesima, le comunicazioni inviate ai condòmini con l'indicazione dell'importo da corrispondere. La nomina dell'amministratore, a seguito della riforma del 2012, si struttura quale scambio di proposta e accettazione, così come si desume dai commi 2 e 14 dell'articolo 1129 del Cc, come pure dall'articolo 1130 del Cc, il quale dispone che la nomina deve essere annotata in apposito registro e, più in generale, la delibera di nomina e il correlato contratto di amministrazione devono avere forni a scritta" [...]

Spese di portierato – Trib. Roma, sez. V, sent., 26 luglio 2023, n. 11746

In tema di condominio negli edifici, l'attività di custodia e di vigilanza è dal portiere svolta anche nell'interesse dei proprietari delle unità immobiliari accessibili direttamente dalla strada mediante autonomo ingresso, e le spese del servizio di portierato vanno ripartite ai sensi dell'art. 1123 cod. civ. in misura proporzionale al valore della proprietà di ciascuno dei condomini ed è conforme al principio consolidato e pacifico per cui le spese del portiere rientrano tra quelle condominiali che devono essere suddivise secondo i millesimi di proprietà. Posto ciò, risulta erroneo, parziale e difforme al precetto normativo richiamato assumere come legittima, come preteso dal [...]

Impugnativa della delibera e determinazione del valore della causa – Cass. civ, sez. II, sent., 4 settembre 2023, n. 25721

Anche laddove la controversia cada solo sulla quota di partecipazione alle spese condominiali del singolo condomino, il valore della causa è da determinare sulla base dell'atto impugnato e non sulla base dell'importo del contributo alle spese dovuto dall'attore in base allo stato di ripartizione, ciò perché l'effetto di invalidazione della eventuale pronuncia di accoglimento dell'impugnazione proietta la propria efficacia sull'intera deliberazione ed opera nei confronti di tutti i condomini, come nei confronti di tutti loro continua ad operare l'obbligatorietà ex art. 1137 comma 1 c.c. in caso di rigetto dell'impugnazione. Cass. civ, sez. II, sent., 4 settembre 2023, n. 25721 [...]

Telecamera di videosorveglianza: prevalenza del diritto alla privacy o della tutela all’incolumità e sicurezza personale? – Trib. Prato, sent., 29 giugno 2023

Il diritto alla sicurezza ed alla incolumità dei convenuti appare, pertanto, prevalente nella sua tutela rispetto al diritto alla riservatezza di parte attrice, la quale non viene ripresa nell'ambito della propria vita privata. La giurisprudenza di legittimità ha escluso la sussisteva del reato di cui all'art 615 bis c.p. nel caso in cui un soggetto effettui riprese dell'area condominiale destinata a pianerottoli ovvero a scale condominiali, ovvero ancora a parcheggio e del relativo ingresso, trattandosi di luoghi che non possono assolvetela funzione di consentire l'esplicazione della vita privata al riparo da sguardi indiscreti e che il Garante della privacy non [...]

Homeschooling in condominio e regolamento contrattuale che lo vieta – Trib. Bergamo, sent., 20 giugno 2023, n. 1326

I divieti ed i limiti di destinazione alle facoltà di godimento dei condomini sulle unità immobiliari in proprietà esclusiva devono risultare da espressioni incontrovertibilmente rivelatrici di un intento chiaro ed esplicito, non suscettibile di dar luogo ad incertezze; pertanto, l'individuazione della regola dettata dal regolamento condominiale di origine contrattuale, nella parte in cui impone detti limiti e divieti, va svolta rifuggendo da interpretazioni di carattere estensivo, sia per quanto concerne l'ambito delle limitazioni imposte alla proprietà individuale, sia per quanto attiene ai beni alle stesse soggetti. Il tribunale oltre alle spese di lite, ordina l'immediata cessazione ed inibisce ai convenuti [...]

L’accertamento dell’usucapione di un bene condominiale deve essere instaurato nei confronti di tutti i condomini – Trib. Venezia, sez. I, sent., 29 giugno 2023, n. 1146

L'odierna controversia, avente ad oggetto una domanda di accertamento dell'acquisto, per usucapione, di un bene di proprietà condominiale, risulta instaurata nei confronti del solo Condominio, in persona del suo Amministratore. Secondo il principio di legittimità più volte ribadito dalla Corte di cassazione la legittimazione passiva dell'amministratore di condominio per "qualunque azione concernente le parti comuni dell'edificio", ex art. 1131, comma 2, c.c. non concerne le domande incidenti sull'estensione del diritto di proprietà o comproprietà dei singoli, le quali devono, piuttosto, essere rivolte nei confronti di tutti i condomini, in quanto in tali, fattispecie viene dedotto in giudizio un rapporto plurisoggettivo [...]

Distanze – Cass. civ., sez. II, ord., 10 agosto 2023 n. 24366

La violazione delle distanze comporta anche il risarcimento del danno in conseguenza della limitazione hic et nunc del godimento del bene. Per il primo motivo relativo alla stabile struttura metallica, munita di scala e veranda, la Corte rileva che  rientrano nella nozione di costruzione le parti dell'edificio quali scale, terrazze e corpi avanzati o aggettanti che siano destinate ad estendere la consistenza del fabbricato, quand'anche non si concretizzino in volumi abitativi coperti; così è per il secondo motivo, relativo al muro, il cui carattere di contenimento e nella parte superiore di cinta, di altezza non superiore a 2 metri è [...]

Distanze – Cass. civ., sez. II, ord., 28 luglio 2023, n. 23040

Anche le opere parzialmente interrate devono rispettare le distanze legali. In tema di distanze legali, l'art. 873 c.c., nello stabilire per le costruzioni su fondi finitimi la distanza minima di tre metri dal confine o quella maggiore fissata dai regolamenti locali, va interpretato, in relazione all'interesse tutelato dalla norma, nel senso che la nozione di "costruzione" comprende qualsiasi manufatto avente caratteristiche di consistenza e stabilità, o che emerga in modo sensibile dal suolo, sporgendone stabilmente, e che, per la sua consistenza, abbia l'idoneità a creare intercapedini pregiudizievoli alla sicurezza ed alla salubrità del godimento della proprietà (Cass., Sez. 2, 17/12/2012, [...]

Lavori straordinari e costituzione del fondo – Trib. Bergamo, sez. IV, sent., 22 giugno 2023, n. 1348

In tema di condominio negli edifici, sono affette da nullità, deducibile in ogni tempo da chiunque vi abbia interesse, le deliberazioni dell’assemblea dei condomini che mancano ab origine degli elementi costitutivi essenziali, quelle che hanno un oggetto impossibile in senso materiale o in senso giuridico – dando luogo, in questo secondo caso, ad un “difetto assoluto di attribuzioni” – e quelle che hanno un contenuto illecito, ossia contrario a “norme imperative” o all’“ordine pubblico” o al “buon costume”; al di fuori di tali ipotesi, le deliberazioni assembleari adottate in violazione di norme di legge o del regolamento condominiale sono semplicemente [...]

Modifica della tettoia e della scala a chiocciola – Tribunale di Pavia, sez. 3^ civ., 4 maggio 2023, Sent. n. 567

La disposizione dell’art. 7 della legge 28 febbraio 1985, n. 47 (ora, art. 31 del d.P.R. n. 380 del 2001), in base alla quale l’esecuzione di interventi edilizi in assenza, totale difformità o variazione essenziale della concessione (ora, permesso) importa l’ordine di demolizione da parte dell’autorità comunale, opera ai fini della repressione dell’illecito e, quindi, esclusivamente nel rapporto pubblicistico tra proprietario e responsabile dell’abuso, da un lato, ed amministrazione deputata al controllo del territorio, dall’altro, mentre non attribuisce al comproprietario dell’immobile un credito al ripristino del bene nei confronti di altro comproprietario. Pertanto, il comproprietario dell’immobile non può ottenere la [...]