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La richiesta di visione dei documenti deve essere evasa dall’amministratore in tempi ragionevoli – Trib. Ivrea, sent., 30 luglio 2024, n. 917

La giurisprudenza ha chiarito che ciascun condominio ha questo diritto di ostensione, ovvero di prendere visione dei documenti di rilievo ed estrarre copia, senza condizionare l'esercizio a determinate tempistiche, ancorché ragionevolmente si debba ritenere che lo stesso vada evaso in tempi ragionevoli. Trib. Ivrea, sent., 30 luglio 2024, n. 917 Giudice Lorenzatti MOTIVI DELLA DECISIONE Con ricorso ex art. 633 c.p.c. la sig.ra (omissis) - premettendo di essere condomina del (omissis) amministrato dal Geom. (omissis) ha chiesto al Tribunale di Ivrea di ingiungere al geom. (omissis) la consegna dei registri della contabilità condominiale a partire dall'esercizio 2019 e gli estratti [...]

Ripartizione delle spese di manutenzione del cortile condominiale – Trib. Napoli, sez. VI – civ., sent., 5 luglio 2024, n. 6580

Il cortile condominiale non ha una utilizzazione particolare o più intensa da parte della collettività condominiale rispetto all'uso suo proprio, che è quello di dare aria e luce allo stabile condominiale e di consentire l'accesso al fabbricato condominiale. La destinazione propria e tipica del cortile, quindi, è sempre la medesima sicché, se il cortile funga anche da copertura di sottostanti piani, non si ravvisano motivi per discostarsi dalla applicazione analogica dell'art. 1125 c.c., il quale stabilisce che le spese per la manutenzione e la ricostruzione dei soffitti, delle volte e dei solai sono sostenute, in via generale, in parti eguali [...]

L’installazione del videocitofono in un condominio già dotato di citofono non costituisce innovazione – Trib. Torino, sez. VIII, sent., 3 giugno 2024

La previsione del videocitofono non comporta un'innovazione, poiché si tratta evidentemente di un adeguamento tecnologico di un impianto realizzato in epoca diversa e con minori caratteristiche tecniche. Il concetto di innovazione impone una trasformazione, un'introduzione di un qualcosa di completamente estraneo a quello che ha caratterizzato il bene o l'impianto comune e poco si addice a scelte che invece attengono all'evoluzione dei meccanismi per effetto del progredire della tecnologia; al contempo l'opera oggetto della delibera impugnata è di straordinaria manutenzione e non di ordinaria ("interventi di manutenzione ordinaria", gli interventi edilizi che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione [...]

L’amministratore ad acta non può agire in giudizio contro uno dei comunisti senza delibera assembleare – Trib. Siracusa, sez. I – civ., sent., 25 marzo 2024, n. 764

L'amministratore della comunione non può agire in giudizio in rappresentanza dei partecipanti contro uno dei comunisti in rappresentanza degli altri, mancando, in materia di comunione, una disposizione analoga a quella posta, per l'amministratore del condominio, dall'art. 1131 cod. civ., che, in via eccezionale, attribuisce a questi il potere di agire in giudizio sia contro i terzi che nei confronti dei condomini. Trib. Siracusa, sez. I – civ., sent., 25 marzo 2024, n. 764 Giudice Maiore Ragioni in fatto e diritto Con atto di citazione notificato in data 23.7.2021 (...) proponeva opposizione avverso il decreto ingiuntivo n. 937/21, concesso provvisoriamente esecutivo [...]

L’installazione di una canna fumaria non è soggetta ad autorizzazione assembleare – Cass. civ., sez. II, ord., 31 luglio 2024, n. 21483

La locazione a terzi di una unità immobiliare compresa in un edificio in condominio pone il conduttore in una posizione non diversa da quella del proprietario in nome del quale egli detiene il bene. Il conduttore può, al pari del suo dante causa, liberamente godere ed eventualmente modificare le parti comuni dell'edificio, purché in funzione del godimento o del miglior godimento dell'unità immobiliare oggetto della locazione e purché non risulti alterata la destinazione di dette parti, né pregiudicato il pari suo uso da parte degli altri condomini. Gli è quindi consentito apporre targhe, insegne e installare una canna fumaria funzionale [...]

Violazione delle distanze tra costruzioni – Cass. civ., sez. II, ord., 27 giugno 2024, n. 17758

In caso di violazione della normativa sulle distanze tra costruzioni, al proprietario confinante compete sia la tutela in forma specifica finalizzata al ripristino della situazione antecedente, sia la tutela in forma risarcitoria. Il diritto di proprietà ha insite le facoltà di godimento e disponibilità del bene di cui è oggetto, sicchè una volta soppresse o limitate tali facoltà, l'esistenza di un danno risarcibile può fondarsi su presunzioni.   Cass. civ., sez. II, ord., 27 giugno 2024, n. 17758 Presidente Orilia – Relatore Giannaccari Ragioni della decisione Con l'unico motivo di ricorso, si deduce la nullità della sentenza, ai sensi dell'art.132, [...]

Immissioni rumorose – Cass. civ., sez. III, ord., 9 luglio 2024, n. 18676

Anche un ente pubblico è soggetto all'obbligo di non provocare immissioni rumorose ed «è responsabile dei danni conseguenti alla lesione dei diritti soggettivi dei privati, cagionata da immissioni provenienti da aree pubbliche, potendo conseguentemente essere condannata al risarcimento del danno, così come al "facere" necessario a ricondurre le dette immissioni al di sotto della soglia della normale tollerabilità, dal momento che tali domande non investono – di per sé – atti autoritativi e discrezionali, bensì un'attività materiale soggetta al richiamato principio del neminem laedere.   Cass. civ., sez. III, ord., 9 luglio 2024, n. 18676 Presidente Scrima – Relatore Cricenti [...]

Locazione ad uso commerciale – Cass. civ. sez. III, sent., 15 luglio 2024, n. 19350

Qualora un bene immobile, per il quale sia stato stipulato un contratto di locazione ad uso commerciale, risulti classificato, in base ad un provvedimento amministrativo emesso ai sensi degli artt. 1 e 2 della legge 1° giugno 1939, n. 1089, quale bene di interesse particolarmente importante, determinandosi in tal modo un vincolo artistico e culturale non soltanto sull'immobile, ma anche sugli arredi, le decorazioni, i cimeli storici e la relativa licenza di esercizio, la sussistenza di tale vincolo non si traduce, per il proprietario, nel divieto di intimare al conduttore la licenza per finita locazione, ma soltanto nell'obbligo di garantire [...]

Porticato a servizio di più edifici e actio negatoria servitutis – Cass. civ., sez. II, sent., 3 luglio 2024, n. 18238

Per l'esistenza di un supercondominio non occorre un atto formale, ma è sufficiente che taluni beni vengano di fatto destinati a servizio di diversi edifici, a loro volta costituiti in condominio. Secondo l'insegnamento della Corte, “Al pari del condominio negli edifici, regolato dagli artt. 1117 e segg. c.c., anche il c.d. supercondominio, viene in essere ipso iure et facto, se il titolo non dispone altrimenti, senza bisogno di apposite manifestazioni di volontà o altre esternazioni e tanto meno di approvazioni assembleari, essendo sufficiente che singoli edifici, costituiti in altrettanti condomini, abbiano in comune talune cose, impianti e servizi legati, attraverso [...]

Il singolo condomino è legittimato ad agire nel giudizio di rivendicazione – Cass. civ., sez. II, sent., 1 luglio 2024, n. 18003

Nel giudizio di rivendicazione ex art. 103 l. fall. volto ad ottenere contro la procedura concorsuale statuizioni relative alla titolarità ed alla restituzione di parti comuni dell'edificio condominiale, come in ogni altra controversia che riguardi diritti afferenti al regime della proprietà dei beni comuni del fabbricato, ciascun condomino ha un autonoma legittimazione individuale - concorrente ed alternativa rispetto a quella dell'amministratore - di agire e resistere a tutela dei suoi diritti di comproprietario "pro quota", sicché è ammissibile l'opposizione dei condomini che, pur non avendo proposto distinte domande nel procedimento di verificazione dello stato passivo, intendano evitare gli effetti sfavorevoli [...]