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Porticato a servizio di più edifici e actio negatoria servitutis – Cass. civ., sez. II, sent., 3 luglio 2024, n. 18238

Per l'esistenza di un supercondominio non occorre un atto formale, ma è sufficiente che taluni beni vengano di fatto destinati a servizio di diversi edifici, a loro volta costituiti in condominio. Secondo l'insegnamento della Corte, “Al pari del condominio negli edifici, regolato dagli artt. 1117 e segg. c.c., anche il c.d. supercondominio, viene in essere ipso iure et facto, se il titolo non dispone altrimenti, senza bisogno di apposite manifestazioni di volontà o altre esternazioni e tanto meno di approvazioni assembleari, essendo sufficiente che singoli edifici, costituiti in altrettanti condomini, abbiano in comune talune cose, impianti e servizi legati, attraverso [...]

Il singolo condomino è legittimato ad agire nel giudizio di rivendicazione – Cass. civ., sez. II, sent., 1 luglio 2024, n. 18003

Nel giudizio di rivendicazione ex art. 103 l. fall. volto ad ottenere contro la procedura concorsuale statuizioni relative alla titolarità ed alla restituzione di parti comuni dell'edificio condominiale, come in ogni altra controversia che riguardi diritti afferenti al regime della proprietà dei beni comuni del fabbricato, ciascun condomino ha un autonoma legittimazione individuale - concorrente ed alternativa rispetto a quella dell'amministratore - di agire e resistere a tutela dei suoi diritti di comproprietario "pro quota", sicché è ammissibile l'opposizione dei condomini che, pur non avendo proposto distinte domande nel procedimento di verificazione dello stato passivo, intendano evitare gli effetti sfavorevoli [...]

Delibera nulla – Cass. civ., sez. II, ord., 17 giugno 2024, n. 16760

Gli artt. 1135 e 1136 c.c., nella parte in cui menzionano le deliberazioni dell'assemblea dei condomini concernenti la manutenzione straordinaria, le riparazioni o la ricostruzione dello edificio, vanno interpretati con riferimento alle norme sostanziali di cui agli artt. 1123,1124,1126 e 1128 c.c., le quali disciplinano unicamente gli interventi sulle parti comuni del fabbricato condominiale. Ne consegue che l'assemblea dei condomini non può deliberare a maggioranza la manutenzione straordinaria, le riparazioni o la ricostruzione delle parti di proprietà esclusiva, vincolando i condomini dissenzienti a sostenerne le spese Cass. civ., sez. II, ord., 17 giugno 2024, n. 16760 Presidente Falaschi – Relatore [...]

Decreto ingiuntivo e strumenti di difesa del condomino – Cass. civ., sez. II, ord., 14 giugno 2024, n. 16635

Nel giudizio di opposizione al decreto ingiuntivo emesso per la riscossione di contributi condominiali, quale quello in esame, il giudice può sindacare sia la nullità dedotta dalla parte o rilevata d'ufficio della deliberazione assembleare posta a fondamento dell'ingiunzione, sia l'annullabilità di tale deliberazione, a condizione che quest'ultima sia dedotta in via d'azione, mediante apposita domanda riconvenzionale di annullamento contenuta nell'atto di citazione, ai sensi dell'art. 1137, comma 2, c.c., nel termine perentorio ivi previsto, e non in via di eccezione; ne consegue l'inammissibilità, rilevabile d'ufficio, dell'eccezione con la quale l'opponente deduca solo l'annullabilità della deliberazione assembleare posta a fondamento dell'ingiunzione [...]

Azione di annullamento della deliberazione assembleare – Cass. civ., sez. II, ord., 14 giugno 2024, n. 16654

L'azione di annullamento delle deliberazioni dell'assemblea di condominio, disciplinata dall'art. 1137 c.c., presuppone, quale requisito di legittimazione, la sussistenza della qualità di condomino dell'attore non solo al momento della proposizione della domanda, ma anche al momento della decisione della controversia, determinando, di regola, la perdita di tale status il conseguente venir meno dell'interesse ad agire dell'istante ad ottenere giudizialmente una caducazione o una modifica della portata organizzativa della delibera impugnata; la perdita della qualità di condomino può lasciar sopravvivere l'interesse ad agire solo quando l'attore vanti un diritto in relazione alla sua passata partecipazione al condominio e tale diritto dipenda [...]

Immissioni da canne fumarie non utilizzate – Cass. civ., sez. II, ord., 10 giugno 2024, n. 16079

La ricorrente non censura in termini consentiti in fase di legittimità la pronuncia secondo la quale non vi era prova delle immissioni di odori, per cui tale accertamento è divenuto definitivo; quindi le sue deduzioni sulla violazione dell'art. 844 cod. civ. risultano inammissibili, mancando il presupposto di fatto, riferito all'esistenza di immissioni di odori, necessario per valutare l'illiceità di tali immissioni; inoltre avendo proposto l'azione di danno temuto, aveva l'onere di dimostrare la situazione di pericolo, mentre neppure il suo tecnico aveva offerto elementi in tal senso. Cass. civ., sez. II, ord., 10 giugno 2024, n. 16079 Presidente Mocci – [...]

Taglio degli alberi nel giardino condominiale da parte di un condomino – Cass. civ., sez. II, ord., 4 giugno 2024, n. 15573

Tale intervento sui beni condominiali non può essere legittimamente disposto neppure dall'assemblea in ipotesi di accertato pregiudizio estetico e diminuzione della complessiva amenità dei beni comuni, essendo invece reputato ammissibile se tale da comportare un miglioramento, un uso più comodo o un maggior rendimento del bene comune suddetto (Cass. 23937/2012), o se giustificato da esigenze di sicurezza e di eliminazione di fattori di pericolo (Cass. 6136/2023; cfr., nel senso che la soppressione del verde condominiale collocato in area comune di ridotte dimensioni non integra un'innovazione vietata se funzionale alla creazione di un parcheggio, Cass. 21342/2018 e Cass. 24960/2016; Cass. 15319/2011), [...]

Assemblea di condominio – Validità dell’invio del verbale via e-mail -Trib. Genova, sez. III civile, sent., 12 febbraio 2024, n. 477

Sebbene l'art. 66 disp. att. c.c. prevede specifiche forme, quali posta raccomandata, pec, fax o consegna a mano, per la comunicazione dell'avviso di convocazione dell'assemblea, queste non sono riferibili all'invio del verbale al condomino assente, la cui forma resta libera, valido pertanto l'invio all'indirizzo e-mail consuetamente utilizzato e dichiarato dal condomino assente.   Trib. Genova, sez. III civile, sent., 12 febbraio 2024, n. 477 Svolgimento del processo e motivi della decisione rilevato che con atto di citazione ritualmente notificato la omissis esponeva, in particolare, che: - intendeva impugnare il verbale dell'assemblea del 18/12/2021 del omissis di omissis del omissis 1, [...]

Garanzia per le difformità e i vizi nell’appalto – Cass. civ., sez. II, ord., 2 aprile 2024, n. 8647

In tema di garanzia per le difformità e i vizi nell'appalto o di rovina o difetti di cose immobili di lunga durata, ove il subappaltatore abbia assunto un preventivo e generico impegno verso l'appaltatore ad eliminare i vizi o difetti che dovessero in futuro essere denunciati dal committente, tale assunzione di garanzia preventiva non può esonerare l'appaltatore dall'onere della comunicazione della denuncia inoltrata successivamente dal committente, ai sensi dell'art. 1670 c.c., perché l'interesse alla proposizione dell'azione di regresso diviene attuale solo dopo l'invio della denuncia a cura dell'appaltante”.   Cass. civ., sez. II, ord., 2 aprile 2024, n. 8647 Presidente [...]

Alloggi di edilizia residenziale pubblica e cessione del diritto di superficie – Cass. civ., sez. II, ord., 30 aprile 2024, n. 11574

In materia di edilizia residenziale popolare ed agevolata, ai sensi dell'art. 35 della legge n. 865 del 1971, la clausola di determinazione convenzionale del prezzo di cessione del diritto di superficie, prevista nel contratto preliminare tra il costruttore promittente venditore e il promissario acquirente, deve essere ritenuta nulla soltanto quando ecceda rispetto al prezzo stabilito nelle presupposta convenzione tra lo stesso costruttore e l'ente territoriale e non quando - come avvenuto nel caso di specie - il prezzo contrattuale sia inferiore a quello stabilito nella stessa convenzione. Da ciò consegue che - con riferimento alla causa dedotta in giudizio - [...]